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Evocata nel corso di sedute medianiche da un curioso quanto disparato gruppetto di sensitivi, che la compagna sterile del Narratore ha reclutato nella speranza di ottenere la grazia di un figlio, la figura di Santa Rita da Cascia acquista su queste pagine intensità e sfumature sorprendenti. Infatti, l'affresco frammentario, che qui riemerge della sua esistenza terrena, restituisce la personalità complessa, persino contraddittoria di Margherita Lotti Mancini secondo prospettive originali, ben discoste dalla consueta immagine agiografica. La narrazione suggestiva e vivace di Marica Larocchi accompagna le presunte rivelazioni medianiche - costituenti la struttura portante di questo insolito romanzo breve - dagli anni dell'infanzia di Rita fino alla sua morte e oltre, intrecciando immagini e scene di un mondo remoto con le vicende attuali e appassionate dei personaggi protagonisti e non, tutti autentici trickster, capaci di aprire canali imprevisti di comunicazione sia con il mistero della propria interiorità sia con il passato lontano e inquietante di Rita, ma sempre disobbedienti ai dati della tradizione ufficiale.