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Una statua. Un soldato seduto con fucile e pallone. Questo vede Lorenzo Nullo in cortile, il primo giorno di lavoro al municipio di Petra Gerace. Non immagina che lo scultore, Michelangelo Scarso, sia anche poeta, pittore naïf e ostinato speculatore edilizio. Le loro vite si incrociano anni dopo: c'è da lottizzare il podere del Gerbinello. L'affare interessa lo stesso Scarso, ma anche il preoccupante Vincenzo Neri e il suo anziano padrino. Lorenzo Nullo è adesso un funzionario privo di scrupoli e sempre compiacente verso il potere. Cinico e spregiudicato fuori dalle mura domestiche, in casa è però oppresso dalla madre e dalle sue sorelle. Tutte vedove. Perché, si vocifera, i mariti hanno preferito morire giovani piuttosto che averci a che fare nella vecchiaia. Ma nel tran-tran quotidiano di Lorenzo, fatto di tradimenti, episodi boccacceschi, soperchierie e mazzette, s'insinua un imprevisto: il ritrovamento in Russia del primo marito di nonna Carmela, morto durante la Seconda Guerra Mondiale.