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«Nessuno di noi due si esibisce per gli sconosciuti." È una battuta nascosta in una delle tante conversazioni tra i protagonisti di questo romanzo a offrire la chiave dei loro caratteri, solo in apparenza incompatibili fino allo stridore: lei, Elizabeth Bennet, più aggraziata che bella, impegnata a riparare con onestà e arguzia il disastro sociale che è la sua famiglia per la felicità della sorella grande, la candida Jane; lui, Fitzwilliam Darcy, attratto da una giovane così inadeguata al suo rango, pronto a contrastare con arroganza il sentimento a cui infine dovrà arrendersi. Pur così lontani per nascita e conoscenza del mondo, sono però vicini perché entrambi solitari, non convenzionali, ironici: ed è soprattutto l'intelligenza, intesa come capacità di uscire da sé per guardare la vita con gli occhi dell'altro, a far sì che il loro duetto - in sottofondo il basso continuo del chiacchiericcio altrui - si riveli un trionfo di vivida intesa. Dal primo incontro in una rustica sala da ballo all'epilogo - un matrimonio d'amore, rarità per l'epoca - questo romanzo è un concerto da camera, un gioco di note e silenzi che vede Elizabeth e Darcy cercarsi, detestarsi, fraintendersi, ritrovarsi: lei dovrà abbandonare il pregiudizio, lui deporre l'orgoglio. I loro battibecchi, i soliloqui, i pensieri, i messaggi sono pura musica, da leggere in ascolto.» (Beatrice Masini)