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Un padre che torna stanco la sera, una madre assillata dal quotidiano, un bambino troppo adulto e pieno di responsabilità. Un appartamento in una terra straniera: la narrazione, in questo lungo racconto mai tradotto in italiano, è un flusso ininterrotto (quasi senza punteggiatura) a significare quel torrente di silenzio che tutto travolge e trascina via; anche l'infanzia cui nessuno presta ascolto. Il piccolo protagonista del racconto, come l'autore figlio dí emigrati italiani in Svizzera, è costretto a una solitudine senza scampo in cui si conficca il giudizio amaro dei vicini che quasi inconsapevolmente isolano "lo straniero". "Ognuno per sé e tutti per nessuno", è il motto ripetuto nel racconto cui la scrittura incalzante, le parole che si susseguono tra le virgole, offrono una via di scampo. Un argine al silenzio che come il pane lievita nella casa dei tre protagonisti.