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"Una raccolta di poesie sentita e matura; dopo il promettente esordio con "Fango e scintilla", Angelo Palombini torna alla poesia con uno sguardo mai sazio del mondo e di ciò che accade al suo interno. Sono gli altri ad essere osservati, sentiti, vissuti. L'autore ne è un regista che riprende e agita il suo pensiero emotivo. La copertina reiterata con una serie di foto all'interno, ci mostra un Mamma Roma dei nostri tempi, e Angelo se ne fa interprete. Come Pasolini insegna".