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"La professione di medico è meglio definita dalla parola 'mestiere', che viene da ministerium significante 'servizio', e che si coniuga, al dire di un filosofo morale come Seneca, con il termine officium, significante 'mansione', e con il termine beneficium, significante il frutto di una 'missione'. È in tale accezione che l'autore di questo libro, Giuseppe Scotti, neuroscienziato di fama, espone ed esplora i profili di 42 giovani iscritti a medicina nell'anno 1998, laureati in medicina nell'anno 2004 e oggi, a più di dieci anni dalla laurea, militanti in 'missione' nel contesto di varie realtà medico-sanitarie. Giorgio Cosmacini (dalla Presentazione) Oltre che dai giovani aspiranti medici alle soglie dell'università, 'Medici del futuro' dovrebbe essere letto anche da amministratori e politici. I giovani desiderano potersi fidare della classe dirigente, desiderano poter contare non su politicanti propagandisti e parolai ma su veri statisti. E sono disponibili, chiedono occasioni per potersi impegnare, oltre il semplice esercizio della professione medica." (Giuseppe Scotti)