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Possiamo essere felici in un mondo in cui è tanto evidente la sofferenza? O sentirci a nostro agio in una società pervasa dall'irritazione? Con altre tradizioni spirituali, Paolo di Tarso indica una via che potrebbe rivelarsi decisiva: «Nessuna parola cattiva esca dalla vostra bocca, ma piuttosto parole buone che possano giovare a quelli che ascoltano». Di fronte al mondo di violenza e sopraffazione che tristemente abitiamo, Elio Meloni suggerisce la via paolina della gentilezza, intesa innanzitutto come pratica quotidiana volta a migliorare in profondità le relazioni umane. Solo recuperando il valore della gentilezza, habitus di chi ha a cuore la pace e la giustizia, è possibile abbandonare l'attaccamento e la brama, radici di ogni forma di sopruso. Solo attraverso la gentilezza diventa possibile vivere in modo più accogliente e giusto, rispettando l'altro per come è e non per come vorremmo fosse. Lo stesso rapporto con la natura, grazie alla gentilezza, assume caratteri differenti, portando alla consapevolezza che tutto ciò che esiste è donato, per pura grazia.