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Tra il 1943 e il 1945, a Villar Pellice - paesino delle Valli valdesi al confine con la Francia, al centro, quindi, del conflitto tra occupanti nazisti e partigiani -, il dodicenne Enrico, figlio del pastore protestante e fotografo Roberto Jahier, è testimone dei drammi della guerra e della Resistenza. Federico Jahier racconta qui alcuni significativi episodi vissuti dal padre, il giovanissimo Enrico -, legati al periodo più buio ma anche più gravido di attese e speranze di riscatto che il secolo scorso abbia conosciuto nelle valli del Pinerolese segnate dalla presenza della minoranza religiosa valdese, portatrice di una "diversità" anche culturale. Il libro è reso lieve dallo stile con cui sono narrati episodi di ordinario coraggio e di ordinaria paura ed è impreziosito dalle fotografie del pastore valdese Roberto "Tini" Jahier, padre di Enrico e nonno di Federico, capace di cogliere, con grandissima freschezza, volti ed espressioni nonché aspetti di vita quotidiana (Gianni Genre).