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La prossima «rivoluzione» - nella cultura del management - coinvolgerà il modo in cui impariamo, progettiamo, creiamo e prendiamo decisioni. Oggi - nelle organizzazioni - tendiamo a fare tutto questo dallo spazio delle nostre capacità analitiche e cognitive, ma domani dovremo farlo sfruttando anche le nostre dimensioni intuitive. Perché per crescere dobbiamo saper inventare e per farlo ci serve raggiungere un «altrove» fatto di nuovi modelli e nuovi paradigmi, che non possono essere solo il prodotto di ciò che già sappiamo. La nostra intuizione può portarci proprio lì, ma a condizione che questa nostra risorsa e capacità venga coltivata, promossa, valorizzata e incentivata anche nelle pratiche di management. E se lo faremo, potremo trasformare le nostre organizzazioni in sistemi più ispirati, ispiranti e capaci di creare valore per tutti gli stakeholder anche in contesti incerti, volatili e complessi. Il segreto dell'intuizione è che si manifesta solo quando «Noi» non ci siamo, ovvero quando riusciamo a disidentificarci da credenze, conoscenze acquisite, aspettative e ansia di realizzazione. Le tecnologie dell'intuizione - e il modello che viene proposto in questo libro - ci accompagnano all'interno di un processo che ci aiuta a creare le condizioni di questa «assenza consapevole» e a creare la qualità di spazio e di tempo indispensabili perché la nostra intuizione possa dialogare con noi e darci indicazioni e soluzioni del tutto nuove e inaspettate.