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Nicola è in coma dopo essere stato aggredito brutalmente da un gruppo di omofobi. Lo stato in cui si trova fa sì che egli proceda in un racconto fantastico che altro non è che il resoconto che fa di sé, usando Caravaggio con le sue opere come faro e parallelamente Mozart che, con il suo Requiem, lo accompagnerà nel percorso perché Nicola, infatti, dipinge ed è membro di un coro di musica Sacra. Una strada ostica la sua, vissuta insieme al suo compagno, maestro del coro, e a sua nonna che lo ospita in casa dopo il rifiuto del padre di accettare la sua omosessualità. Una storia che trasuda empatia e una quotidianità fin troppo reale dove omofobia, agnosticismo, fede religiosa e diritti civili sono alcuni dei temi che questo romanzo ci permette di affrontare e sui quali riflettere.