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Nel 1986 esplose lo Shuttle Columbia e ci fu Chernobyl. In ritardo di due anni, la distopia orwelliana di 1984 cominciava a manifestarsi non come totalitarismo che riscrive il passato, ma come consumismo che distrugge il futuro. E 1986 è una raccolta di poesie che denuncia questa corsa cieca verso l'accumulo scambiato per progresso. A volte con ironia, spesso con indignazione, sempre con senso di rispetto verso lo spettacolo maestoso della vita che malgrado l'uomo, di rado grazie ad esso, si rinnova. Prefazione di Silvio Ramat.