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C'è Venezia in queste pagine, una presenza discreta, mai chiamata per nome, lo sfondo per il divagare dello spirito. C'è la cronaca, eventi lontani come il recupero del Concordia ed esperienze più vive come la recente pandemia. Ci sono aspetti bizzarri, divertenti, pure fantascientifici, ma anche l'intimità del dolore per la perdita di un caro amico. Come strisce di giornale, bagnate e poi incollate per dar forma ad una maschera di carta pesta. Ecco come sono queste poesie, nate sotto lune diverse ma raccolte assieme per comporre un unico e indissolubile volto: giustapposte sullo stampo, però, in rigoroso ordine sparso.
