Tab Article
"Si dà troppo spazio, troppa pubblicità, alla fuga dei cervelli quando invece noi è ciò che ci auspichiamo: una tabula rasa. Dal niente di questo vuoto lasciatoci in eredità dai nostri benemeriti scienziati, noi possiamo danzare e ridere come pazzi sanguinari: noi mangiatori di cervelli. Pensare non ci dà più da pensare troppo e anche il depensare viene a mancare; finalmente, nell'oblio di una voce straniera: un suono, un rumore o un ticchettio. Non a caso ho fatto fuori il tempo riponendo la sveglia nel tiretto. Mentre il cervello fa Tic Tac, tu non lo senti più ormai svanito nella scia del secondo. Oh amabile frequenza di altrove che mi spacchi il cranio e le ganasce amletiche sicché io possa dire che non son più un io ma un tu impensato, svisato. Evviva! Se ne vanno questi cervelli - ...scaraventandogli addosso i miei pensieri marci e pure maturi e immaturi. Ci rimane l'atto spoglio! Anzi, la sua sola forza. Evviva!".