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Ritornano Steve, Stephany e Paul nel secondo volume della saga, che ci portano in quel mondo che l'autore definisce "fantastico", ma che possiamo piuttosto definire "necessario", proprio perché nato dal bisogno dell'autore stesso di scrivere, quasi come uno sfogo o una liberazione. Una necessità, dunque, sempre più forte; una realtà in cui si è rifugiato, forse, ma che ha caratterizzato la sua crescita personale perché, si sa, "Solo la fantasia ci salva la vita".