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Una famiglia, un dramma, un dolore che ci proiettano immediatamente nel vivo della vicenda. Pierluigi Miraglia nel suo "Il giardino dei lumini" trasforma le emozioni in parole e una vicenda soggettiva diviene universale. In un altalenarsi di riflessioni, flashback e improvvisi ritorni al dolore consapevole della realtà, il lettore si sentirà inevitabilmente parte della famiglia e protagonista del romanzo, si affezionerà ai personaggi, gioirà e soffrirà con loro. La trama si snoda e la narrazione diviene riflessione. Pierluigi Miraglia lancia un messaggio forte, in un'epoca in cui la crisi pare travolgere e sconvolgere i valori tradizionali. Qui per fortuna nulla è perso e l'amore familiare, i legami d'amicizia, gli affetti, la non comune passione per la poesia divengono porti sicuri a cui fare affidamento. In fondo la cosa più semplice del mondo è l'amore e direbbe Calvino "l'uomo arriva fin dove arriva l'amore".