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«Prendete un foglio protocollo, piegatelo bene a metà e scriveteci sopra: "Tema". Dopo ci va il titolo: Fegato, scritto bello grosso, FEGATO, se è vero, come è vero, che colà gli antichi ritenevano porsi la sede della fantasia, punto e accapo, poi saltate una riga e in mezzo scrivete "Svolgi Mento" da una parte e dall'altra della piega del foglio, duepunti e accapo. Bruno è emigrato al Nord da bambino; per lui, che in casa parla una lingua diversa da quella che parlano a scuola, il Tema è un'occasione di protesta e di rimpianti, valvola di sfogo per errori di ortografia inestirpabili, per meridionalismi lasciati sul foglio protocollo di proposito, a concimare la lingua italiana; è un'opportunità per lapsus calami non voluti, poi riscoperti da grande, e sottoscritti da un ostinato senno del poi. In questo libbro (con due bbì) Bruno ci mostra la ricchezza narrativa di tale genere letterario, capace di raccontare l'esistenza intera di un uomo, dalla sua emigrazione dal Sud con la famiglia, su, fino al Tema della Maturità, passando attraverso i giochi dell'infanzia, la solitudine degli esiliati, il delizioso supplizio degli amori non corrisposti.»