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Ai nostri giorni, nel quadro di una accresciuta sensibilità verso il tema della sofferenza e della terminalità, sta emergendo con sempre maggiore consapevolezza l'aspettativa di voler finire la propria vita mantenendo intatta la dignità di esseri umani, senza soffrire e senza essere abbandonati. Queste legittime aspettative trovano oggi conforto nella legislazione italiana con la Legge n. 38 del 15 marzo 2010, "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore", che ha posto termine ad una fase storica caratterizzata da inerzia, estemporaneità e frammentarietà nelle politiche sanitarie sulle cure palliative. Il volume dà conto di questa legge, ne approfondisce gli aspetti qualificanti, le lacune, gli aspetti strettamente giuridici e quelli politico-organizzativi, con un richiamo costante alla bioetica. Pur senza trionfalismi, la strada che porta alla sconfitta del dolore e della sofferenza è tracciata: per la persona malata e sofferente, il sollievo è oggi possibile ed assurge a diritto.