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Sospese tra la realtà e il sogno, le vie della città di Trento diventano la scena su cui si muovono Stefano e Gianluca, due personaggi inquieti e bizzarri. Il primo vorrebbe fare lo scrittore, l'altro cerca in tutti i modi di dissuaderlo, perché - dice lui - scrivere è una cosa seria, non è da tutti, e quasi sempre chi vuol fare lo scrittore prima o dopo se ne pente. Così non fanno che discutere e litigare, muovendosi abbastanza inconcludenti di qua e di là. Nella storia fanno capolino un grande professore, una zia psicologa, una maga con la sua incantevole assistente, una scrittrice impegnata, uno sciamano fai-da-te, un cinico editore, eminenti personalità politiche e una strana figura notturna dall'incerta identità. E ci sono immigrati nigeriani e condomini sull'orlo di una crisi di nervi. Ci sono le ville in collina e le case popolari. E un piccolo bar fuori mano dove è bello ripararsi durante un temporale per prendere un caffè in compagnia di una ragazza bionda, che sta al centro di tutta la vicenda. Perché una città non sarà mai la tua città se non ci abita qualcuno che fa volare la tua fantasia. E, ad un certo punto, farà la sua comparsa un illusionista con un bel cannone.