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Un libro voluto da donne, che parla di donne e raccontato da donne. Intrecciando i documenti con il racconto di alcune protagoniste "Creatrici di Storia" è un primo tentativo di scrivere la storia del movimento delle donne reggiane degli anni Settanta. Per farlo si è pensato di prendere in considerazione tre aspetti nei quali l'impegno e la creatività dell'altra metà del cielo si sono espressi in modo particolare. Il primo è il femminismo: quello dei collettivi, dell'autocoscienza, dell'autodeterminazione. Quello della scoperta di sé e del proprio corpo. Delle manifestazioni di piazza e della sorellanza. Il secondo è l'esperienza dei coordinamenti intercategoriali delle delegate: una piccola rivoluzione capace di creare, seppure per un solo decennio, un vero e proprio corto circuito nelle strategie e nelle politiche sindacali. Il terzo l'impegno all'interno dei consultori: uno strumento "formidabile" nelle mani delle donne che, partendo dal loro lavoro all'interno dei comitati di gestione, hanno cercato di cambiare il mondo. La ricerca si è basata essenzialmente sulle fonti documentarie e sulla memoria. Perché il movimento delle donne non sempre ha lasciato tracce scritte, anzi, l'autocoscienza non ha prodotto né volantini, né ciclostili. Perché spesso i ricordi sovvertono la storia raccontandone una più vera e più palpitante. E ancora perché se non avessimo scritto certe sensazioni, certe emozioni trasmesse dalle testimoni, sarebbero andate perse per sempre.