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"Venezia nei campielli" è il frutto di un'indagine su un aspetto poco studiato della città - quello degli spazi pubblici minori - svolta da un gruppo di lavoro composto da un fotografo (Franco Vianello Moro), uno storico (Giorgio Crovato), un urbanista (Franco Mancuso) e un editore (Giovanni Distefano), che ha analizzato e descritto i 217 campielli presenti a Venezia. Perché nei campielli? Perché lì si percepisce ancora oggi, più che in altri luoghi della città, la cultura materiale di una comunità vissuta da sempre sull'acqua, e lì si respira l'atmosfera degli spazi e degli edifici della quotidianità; lì si riscopre un'inedita città, che testimonia epocali passaggi storici e urbanistici, e che al contempo rivela la presenza di antichi mestieri e di antiche istituzioni, di famiglie che l'hanno resa grande, di patrizi e di semplici cittadini; e che rievoca le personalità da ricordare, il grande rispetto delle fedi religiose, l'attenzione e l'ospitalità per le comunità 'foreste'.