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Questo libro vuole portare all'attenzione quanto è stata "devastante" nei confronti del potere mafioso, l'opera di legalità portata avanti da Don Pino Puglisi e Don Peppe Diana. Padre Giuseppe Puglisi "era divenuto, al pari di altri preti di frontiera impegnati nelle attività sociali, un sacerdote di trincea, trasformando la sua chiesa in una prima linea nella lotta alla mafia. Il sacerdote da subito aveva cercato di trasformare il quartiere di Brancaccio, da un territorio caratterizzato dal potere mafioso esercitato dalla famiglia Graviano a baluardo delle legalità, combattendo, con la parola di Dio e con l'amore fraterno, ogni forma di violenza e prevaricazione, avviando, altresì, una intensa opera di risanamento morale e religioso. Don Peppe Diana, era un sacerdote che amava confondersi tra la gente, la sua "Chiesa" doveva essere al servizio dei poveri, degli ultimi ed infatti diceva che "Dove c'è mancanza di regole, di diritto si affermano il non diritto e la sopraffazione. Bisogna risalire alle cause della Camorra per sanarne la radice che è marcia... dove regnano povertà, emarginazione, disoccupazione e disagio è facile che la mala pianta della Camorra nasca e si sviluppi". Entrambi saranno barbaramente uccisi. Prefazione Don Luigi Ciotti.