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Un racconto costruito da Cristina Cautillo su una emozionante vicenda di guerra e di amore, realmente avvenuta durante una missione bellica. La storia si svolge all'interno dell'abitacolo del sommergibile Archimede che, durante la Seconda guerra mondiale, naviga nell'oceano Atlantico con l'obiettivo di scovare il nemico nell'abisso del mare. L'ordine è: uccidere per non essere uccisi. Una figura inusuale fa parte dell'equipaggio: un prete, un gesuita che celebrerà le messe sottomarine con un calice che oggi è diventato un simbolo, il Graal dei sommergibilisti atlantici. Alcune lettere, ritrovate in modo del tutto straordinario e scritte da due giovani innamorati, Stefano e Oriana, raccontano ogni singolo giorno di quel periodo. Stefano era uno dei membri dell'equipaggio dell'Archimede e durante la navigazione, la sera, prima di dormire scriveva alla sua fidanzata Oriana raccontando i fatti avvenuti, una sorta di prezioso diario-documento. Nonostante i tanti anni trascorsi, qualcuno desidera che quella storia non venga dimenticata: costui troverà un modo insolito per tramandarla alle future generazioni.