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"Tra il giallo e l'introspezione, tra la sottile linea che separa la normalità dalla pazzia; su queste vie corre Manicomio, un'opera densa allo stesso tempo di storia e finzione. È innegabile, infatti, che il Santa Maria della Pietà, sin dalle sue remote origini, abbia raccolto in sé molte storie, forse troppe, di persone schiacciate dalla realtà o dalla propria sorte, ma anche finite lì per sbaglio o, piuttosto, per punizione. Da questo presupposto si dipana la vicenda del protagonista, Donato, e della madre rinchiusa ai primi del Novecento per volontà dei genitori: la diagnosi d'accettazione riportava 'crisi epilettiche ed episodi isterici' ma il vero motivo dell'internamento era da ricondurre ai desideri, ai sogni di una giovane donna che non voleva rinunciare alla sua vita seguendo le volontà della propria famiglia: un matrimonio con un uomo che non voleva." (Dalla Prefazione della professoressa Loredana Bruno)