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Felice è un povero disoccupato che vive in una stamberga con moglie e figli alla ricerca di lavoro. Lo spregiudicato magnate di una multinazionale dei farmaci, per realizzare guadagni astronomici, giocando sul terrore che il "cancro" incute nella gente, elabora un progetto per vincerlo, o almeno far credere di poterlo vincere. Dopo terrificanti esperimenti su animali ad Atene, propone la sperimentazione su "cavie umane". Questa avverrà a Roma in un apposito centro: iniezione di un estratto di cancro; verifica, dopo tre mesi, dell'attecchimento; in caso positivo, iniezione terapeutica. Il rischio viene ricompensato con un milione di euro. Felice, "vende la salute" e diventa "cavia umana", da povero diventa ricco. Il destino gli gioca un tiro beffardo. La moglie, all'oscuro dell'esperienza del marito, gioca alla lotteria e vince 500 mila euro, sono ricchi ma ora Felice è disperato. Ritorna per farsi togliere quello che gli era stato iniettato, ma gli spiegano che non è possibile. Deluso dalla scienza ufficiale rischierà di ammalarsi per paura di ammalarsi. Intraprenderà con la moglie un viaggio tra lussi e stranezze di lei, in cerca di chi crede potrà salvarlo: i guaritori. Incontrerà Ada e il suo "Rito", Manuela la naturopata, Barnaba il violento, l'indiana con l'iguana che beve rum, il Mago di Beirut incarnazione di Nostradamus... Prefazione di Roberto Gervaso.
