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Una donna si trova con "Le ali della notte", improvvisamente e misteriosamente, a vivere la vita che ha sempre desiderato. C'è però una condizione che deve rispettare: il "miracolo" dura per poco. Per una settimana. In questa settimana prende "appunti", nell'intento di lasciare una traccia della sua vita sollecitando la memoria, la fantasia, il sogno. Ed ecco nascere una miscellanea di racconti, alcune poesie, una lettera..., convinta com'è che l'idea della vita o, per meglio dire, il sentimento della vita sia troppo cangiante e multiforme per lasciarsi descrivere in un solo codice espressivo. Un dialogo con se stessa, ma non solo. La narrazione, infatti, alterna vicende da lei vissute a storie ascoltate da altri. E quand'anche questi preziosi e suggestivi lasciti di una memoria vibrante non dovessero risultare fedeli agli eventi così come realmente accaduti - chissà in quale tempo - o a lei riportati - chissà più da chi - poco male, in fondo. Giacché quello che per lei conta davvero è ciò che di quelle storie le è rimasto dentro, facendo risuonare per sempre le sue corde emotive. Perché, in ultima analisi, la sola vita che vale la pena di raccontare è quella che resta, nel tempo, dentro di noi.