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Con la consueta passione e maturità Serse Cardellini dà una ulteriore prova di quanto possa servire la lettura ma, direi, l'arte in genere, ripercorrendo così alcuni altri grandi autori che dell'inutile si sono occupati in passato: da Pavese a Leopardi fino a Giorgio Manganelli. Ci si chiede, e Serse lo chiede a noi lettori, quanto e se sia ancora utile scrivere e continuare ad "esercitare" il mestiere di scrittore (perlopiù non riconosciuto, specie da noi). Un saggio, un monologo, una motivazione filosofico-poetica che non dà risposte, bensì una serie infinita di domande, la risposta deve darla il lettore - se ancora è presente - in questa grande bolgia di libri che affolla la società contemporanea, diffusa ormai ovunque, senza considerare se i bestseller siano libri utili da leggere, giustificando la quantità industriale di tali copie presenti ovunque. Un libro che aiuterà certamente quelli che si pongono e si curano di queste tematiche.