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Chi legge questo libro si pone, assieme a chi scrive, alla ricerca delle ampie corrispondenze tra agire pittorico e agire letterario presente nella produzione di Carlo Levi, autore del Novecento che nel complesso e notevole panorama della letteratura italiana, e di quella meridionale, occupa una posizione determinante per aver saputo sapientemente intrecciare prosa narrativa e inchiesta documentaria. "Cristo si è fermato a Eboli" è un'opera di confine: l'autore per l'esperienza vissuta diventa consapevole, passo dopo passo, che oltrepassando certe soglie e penetrando nella terra di Lucania significava ritornare al magma preistorico delle origini, dove il tempo e la storia hanno definizioni diverse rispetto a quelle comuni che solitamente si attribuiscono. E così tra pittura e prosa narrativa, tra i paesaggi e i ritratti dipinti ad Aliano e la scrittura intensa e precisa del Cristo, per raggiungere nuove mete di osservazione con il reportage fotografico del ritorno di Carlo Levi in Lucania con Mario Carbone, si costruisce un percorso suggestivo di indagine che mette in contatto elementi disparati, tenendosi continuamente aperto alla lettura di linguaggi plurivoci. Prefazione di Francesco d'Episcopo.