Tab Article
«Non c'è negatività nella poesia di Borino, una visione desolata dell'uomo con le sue angosce esistenziali; prevale su lievi cenni di ribellione una sofferta accettazione, per dirla con Saba, un "doloroso amore della vita". Proprio qui risiede l'impegno ideale e morale dell'Autore, che non cede al nichilismo, non smette un solo istante di "comunicare" con la vita, offrendo la commovente prova di una visione calma delle cose nell'età della maturità scandita dal "passo leggero della sera", quando per magia tutte le tensioni, tutte le ansie quotidiane si stemperano, si diluiscono e nel "ripiegamento" su se stesso l'uomo finalmente si riappropria della sua "umanità smarrita" negli ingorghi dei pensieri.» (dalla Postfazione di Antonio Storace)