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Un giovane uomo è steso, con il viso al sole, privo di sensi, nascosto alla vista dai cespugli, a poche decine di metri dalle spiagge incontaminate e affollate dove ogni giorno barconi e yacht scaricano turisti in arrivo da tutta Europa in uno dei tratti di costa più belli del sud Italia. È Simon Gautier, 27 anni, francese, dottorando in Storia dell'Arte alla Sorbona, scomparso l'8 agosto del 2019 su un costone roccioso di San Giovanni a Piro, nel Golfo di Policastro: è arrivato lì in treno per fare trekking e ha provato a tornare a Napoli a piedi, col solo zaino in spalla, ma nella ricerca del sentiero migliore si è perso per poi cadere da uno sperone di roccia e spezzarsi le gambe. Una drammatica telefonata al 118 sconvolge l'estate italiana: Simon, con voce flebile, chiede aiuto da un luogo misterioso. Partono le ricerche, la comunità cilentana si mobilita, pastori, volontari e pescatori si uniscono alle forze dell'ordine, qualcuno organizza una messa, in piazza, per chiedere alla Madonna di aiutarli a trovare Simon, invano. Cosa è accaduto davvero a Simon Gautier? Chi era e dove voleva andare? Perché si è perso ed è caduto?