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Quella pianura alle soglie di Napoli, che si stende fra la città, il Vesuvio, i monti Lattari e il mare, le cui campagne sono rese fertili dal fiume Sarno e dai suoi affluenti, nel settembre del 1943 viveva la tragica esperienza delle fasi terminali del conflitto anglo-tedesco sul territorio napoletano, subendo una devastazione dalla quale sarebbe nata una lunga stagione di miseria e dolore. Pietro Ernesto De Felice ci accompagna nella descrizione di quegli anni guardandoli con l'occhio di un bambino di Scafati costretto a crescere in fretta. Attraverso il racconto di eventi, tradizioni e soprattutto attraverso la descrizione dei personaggi caratterizzanti dell'epoca e dei luoghi, l'autore ci fa immergere in un mondo nel quale, fra tanta miseria e tanta sofferenza, si imposero il coraggio, la voglia di reagire e la nobiltà dei sentimenti di un popolo in ginocchio che stava facendo ogni sforzo per risollevarsi.