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Romain Rolland, (1866-1945), premio Nobel per la letteratura nel 1915, ha rappresentato un punto di riferimento europeo e internazionale per il pacifismo. Musicologo, scrittore di opere teatrali sulla rivoluzione francese, fu inventore di efficaci metafore comunicative, come il titolo "Au-dessus de la mêlée" ("Al di sopra della mischia") che diede al libro pubblicato a guerra in corso, che gli procurò molti attacchi dai nazionalisti francesi. Come volontario, lavorò all'Agenzia internazionale dei prigionieri di guerra a Ginevra, smistando come poteva la corrispondenza fra civili, militari e le loro famiglie. Ha costruito, prima e dopo la guerra, una rete costante di contatti con esponenti politici della sinistra socialista, comunista e sindacalista, francese e internazionale; con Freud, tentò di elaborare la teoria "del sentimento oceanico"; con Gandhi, esplorò la via per cercare di sovvertire ordini sociali e politici ingiusti tramite la non violenza. Sensibile al tema della giustizia sociale, vide nella rivoluzione russa il primo grande tentativo da parte dei lavoratori di costruire una "république du travail". Amico personale di Gorki, visitò personalmente la Russia stalinista negli anni Trenta, ricavandone impressioni contraddittorie. Aveva intravisto chiaramente come la pace fra le due guerre mondiale fosse precaria, e in seguito si schierò apertamente contro i totalitarismi fascista e nazista. Visse l'ultimo periodo della sua vita con l'occupazione tedesca a Vezélay.