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Il dottor Sergio Rinaldini dirige un'importante RSA, ma i suoi pazienti non sono soltanto una cartella clinica piena di appunti, un posto letto ormai occupato, una terapia senza speranza, sono prima di tutto persone normali, uniche e insostituibili com'è unica e preziosa la vita di ognuno di noi. Per questo Sergio accenna appena alle patologie che li affliggono o alle loro condizioni psicofisiche; ne coglie invece l'intimità insieme ai sogni che continuano a coltivare. Così, anche se dentro una specie di prigione, le vite di questi anziani non cessano di esistere e Sergio ne esprime il lato più poetico, a volte tenero a volte straziante, ma sempre umano. Più che racconti, queste storie sono fotografie, istantanee che catturano un pensiero o il lampo improvviso di una lucidità ormai perduta, un ricordo che riaffiora dopo tanti anni e che vuole solo essere fermato per non sparire per sempre.