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La sera del 13 giugno 2008 due amici guardano una partita di calcio in tv; poi escono, bevono, schiamazzano per la strada. Vengono prelevati e portati in caserma dai carabinieri. La mattina dopo uno di loro, Giuseppe Uva, è in ospedale, morto. Ciò che è successo durante quella notte è diventato materia di un processo durato quasi dodici anni, al termine del quale la Corte di Cassazione ha deciso di assolvere gli imputati da tutte le accuse. Per la morte di Uva non c'è nessun responsabile. Tra le migliaia di pagine di atti giudiziari, vengono pubblicate in quest'opera quelle attraverso cui la storia di Uva emerge nel modo più chiaro e attendibile. Ci sono, quasi come in un romanzo, i fatti successi per la strada, in caserma, in ospedale. Ci sono i personaggi: vittime, imputati, avvocati, magistrati. E ci sono la dignità, la vita e la morte del cittadino Giuseppe Uva.