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L'uscita dal lockdown, ovvero dalla fase della quarantena e del confinamento, è riassumibile in una parola-chiave: ripartenza. La produzione è ripartita, gli spostamenti sono ripartiti, gli eventi pubblici sono ripartiti, e così gli assembramenti di persone, l'inquinamento e altre conseguenze dell'azione umana. Ma per molte persone, che già erano in condizione di grande vulnerabilità, si è trattato di una falsa ripartenza: i minori, i poveri, le persone con disabilità, quelle private della libertà personale, chi deve vivere per strada, le donne di fronte a un mercato del lavoro discriminatorio. E poi nella ripartenza restano oscurate alcune domande: che ne sarà dei diritti, del lavoro, della giustizia?