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Federico De Roberto occupa certamente un capitolo a parte nella storia dei rapporti tra Verismo e fotografia; non solo per i caratteri di originalità all'interno della cerchia catanese, ma anche nel panorama letterario europeo a cavallo tra Otto e Novecento. Tra i veristi è infatti l'unico ad avere elaborato una compiuta produzione foto-letteraria, ed è uno dei rarissimi autori dell'epoca ad avere pubblicato delle opere illustrate con i propri scatti, in cui testo e immagini riescono a dialogare coerentemente nelle sue «fatiche foto-monografiche». De Roberto concretizza il sogno irrealizzato di scrittori come Gautier, Strindberg e tanti altri: dare voce alla realtà fotografata, nello stesso momento in cui il testo la illustra. Lo scrittore narra ormai attraverso parole e immagini; in altre parole, se la realtà raccontata attraverso la scrittura acquista dignità di 'vero', può allora assumere vita autonoma. Viceversa, la fotografia, definendosi come realtà e rapportandosi specularmente ad essa, acquista nelle mani dello scrittore una funzione narrativa. Questo volume presenta la riproduzione anastatica delle sue principali opere foto-narrative: la monografia "Randazzo e la Valle dell'Alcantara" (1909) e l'articolo "San Silvestro da Troina" pubblicato nello stesso anno su "La Lettura", «Rivista mensile del Corriere della Sera»; è accompagnato da un saggio introduttivo del curatore Giorgio Longo: Le «fatiche foto-monografiche» di Federico De Roberto.