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Questa è una storia che parla di calciatori più o meno famosi. Portieri che hanno una caratteristica particolare. Non solo evitano i gol, loro sono capaci anche di segnarne. Sono i Bomber con i guanti. Dentro ci sono italiani come Michelangelo Rampulla, Massimo Taibi, Marco Amelia. O Alberto Brignoli, l'ultimo a riuscirci in ordine di tempo. Un giovane che ha così rinnovato una tradizione antica. Quella di Lucidio Sentimenti, che fece gol al fratello. O di Rigamonti, implacabile dal dischetto. Ma è all'estero che si trovano i portieri goleador più famosi. Josè Luis Chilavert, Jorge Campos, Renè Higuita. Istrioni che interpretano il ruolo del calciatore in ogni sfaccettatura tecnica e tattica. Cannonieri seriali come Dimitar Ivankov, Dragan Pantelic e Johnny Vegas. Portieri che hanno vissuto una sola volta quell'ebbrezza, Jan Tomaszewski e Peter Schmeichel. Segnano su rigore, su punizione, di piede, di testa. Segnano addirittura su rinvio, emuli di Igor Jankole: fiumano del Bancoroma negli anni Ottanta. E poi c'è il Bomber con i guanti per eccellenza. Si chiama Rogerio Ceni, è brasiliano e di reti ne ha fatte centotrentuno.