Tab Article
Flavio De Maio è un oste dalla vena dissacratoria. "Quando verrà l'ora, se potessi scegliere come andarmene da questo mondo, mi piacerebbe realizzare una carbonara perfetta. E poi un infarto a chiudere con una malattia nobile e senza lunghe sofferenze la mia storia terrena. A ricordo eterno, una foto con il padellone tra le mani mentre manteco quel piatto. Così sogno di morire". Flavio al Velavevodetto è a Testacelo, territorio di taverne, figlie di un Mattatoio che per decenni ha pagato l'extra ai dipendenti con frattaglie e carni del quinto quarto. Il libro è una visita guidata all'interno di questa Osteria del sentimento, tra cocci a vista e antichi sapori. Entriamo in cucina, giriamo l'Italia seguendo i viaggi dell'oste alla ricerca delle materie prime. Lo accompagniamo nella scelta dei vini. Lo ascoltiamo mentre parla dei suoi piatti, raccontando prima la storia e poi la ricetta. C'è profumo di cucinato in queste pagine. È frutto di quell'abilità e passione che hanno sempre spinto le donne di casa davanti ai fornelli. Donne che hanno convinto Flavio che il segreto del successo è il ritorno all'antico: cucinare buon cibo e fare quatti chiacchiere con gli avventori.