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Essere un genitore perfetto sembra sia una meta impossibile. Ma con un po' di buona volontà, un bimbo di cinque anni che gioca a minirugby e uno splendido compagno di viaggio che ti fornisce con il più totale spirito rugbistico l'indispensabile sostegno, puoi provare con tutto te stesso a conquistare quella meta, centimetro dopo centimetro. Stefano Verza ha avvicinato suo figlio di cinque anni al "rebbi" (come lo pronuncia il bambino) ritenendo che sarebbe stato utile per favorirne la crescita complessiva. Mai si sarebbe immaginato che sarebbe stato più utile a lui. In un intenso primo anno di sport, il genitore non solo si scontra con le tipiche ansie, i dubbi e i travagli psicologico/emotivi del proprio ruolo ma anche con il timore di essere diventato un genitore ultra che impone al figlio di diventare quello che lui vorrebbe che fosse: nello sport come nella vita.