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Il numero offre un ritratto di Luciano Erba, poeta, francesista e traduttore, muovendo dall'archivio affidato al Centro Manoscritti di Pavia. Le carte e i documenti, descritti nella Vetrina da Federico Milone, illuminano la storia interna ed esterna del suo lavoro: lo mostrano i contributi critici dello stesso Milone sulla genesi del Prato più verde (1977) e di Samuele Fioravanti sulla raccolta L'ippopotamo (1989), cui si affianca il saggio di Anna Stella Poli sulle traduzioni. Roberto Cicala, Arnaldo Di Benedetto ed Emilio Isgrò, nell'Archivio della memoria, tracciano segmenti complementari di un ritratto dell'intellettuale e del poeta, attraverso schegge di vita privata e riflessioni critiche. Dal ricco corpus epistolare di poeti, amici, critici ed editori, vengono proposte, a cura di Annamaria Azzarone, ventidue lettere inedite di Gianfranco Contini, segnate dalla consueta vivacità linguistica del mittente, ricca di allusioni culturali e no, testimonianza del legame di stima e amicizia tra il critico e il poeta.