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"Itinerari del tempo di una vita, ripercorsa idealmente nei suoi 'Pensieri in autunno e dell'autunno': così si apre il cammino di 'Bosco del tempo'. Itinerari di una vita e insieme della vita, poiché un'autobiografia poetica è sempre, per profonda necessità, anche storia della vita e storia della terra, del nome e del senza nome, del travaglio del tempo e della sua eterna salvezza, storia di questo azzurro del cielo che è insieme quello di sempre come quello di un milione di anni fa. E così il poeta canta 'ciò che fu prima e ciò che venne', 'prima dell'estate e del tuono'; canta la sua infanzia silenziosa e la sua severa adolescenza, canta il giugno maturo e l'agosto al suo fine, canta nel tempo della sera ('ma già è autunno, vedete, già si accomiatano le ultime rose'), canta 'la cenere di ciò che era' e canta ciò che siamo, poiché, ricordando Rilke, siamo 'una volta sola [...] un solo ottobre [...] e un solo cuore'..." (Dal saggio di Carlo Sini)