Tab Article
Una scelta particolare, quella di Laura Niro. Una scelta che si sposa con la storia, ma che non diventa la storia. Al massimo, la racconta. Perché? Perché abbiamo più libri di storia di quanti l'umanità sarebbe in grado di leggere, eppure ancora ne sappiamo poco. Anche per questo, ovviamente c'è un motivo. Sapere che c'è stato un evento, poi un altro e poi un altro ancora... tutto sommato non è così interessante, di per sé. È tutto il resto che stupisce. E l'attenzione dell'autrice si è concentrata proprio su questa idea: bisogna raccontare in modo diverso. Così nasce un libro scritto con una penna lieve, leggera e discorsiva, che ci fa credere che stiamo ascoltando, anziché leggendo. Dal 1475 al 2000, oltre mezzo millennio di storia raccontata "a salti" di venticinque anni (con qualche eccezione), da un Giubileo all'altro, da un Papa all'altro, ad osservare come è cambiata la nostra esistenza, come si è evoluta la religione, come le città stesse si sono trasformate, con gli usi e i costumi, nel volgere di un centinaio di pagine.