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Introdurre il lettore a questo volume, che, a prima vista, potrebbe facilmente sembrare solo un compendio di date e di nomi, senza esaltare ciò che poi traspare, in un turbine di sentimenti e risentimenti, verso tutto quello che viene denunciato, perché fatto, e tutto quello che invece poteva essere fatto e non è stato fatto, senza lasciarsi emotivamente coinvolgere nella citazione dei particolari, non è un compito facile. Gli eventi narrati, con cronologica precisione di date e luoghi, narrano di quanto può essere crudele l'uomo, calato stupidamente nella sua ideologia politica, usata per mascherare la sua cattiveria e la sua avidità. In contrapposizione abbiamo invece l'incapacità di reazione, dei politici nostrani, attenti solo a non incrinare l'immagine dell'Italia candidata all'ingresso nell'ONU. Tutto questo, anche quando il corso della storia, con la frammentazione in tanti piccoli stati, di quella che fu la Jugoslavia di Tito, ha reso ormai illegale e non più valido, l'accordo sottoscritto a Parigi, che ha privato l'Italia di centinaia di comuni del Friuli Venezia Giulia. La scorrevole narrazione del dott. Giuseppe Dicuonzo Sansa, in questo testo, che per la sua brevità ma proprio per questo, intensa e facilmente memorizzabile dai nostri giovani, che hanno il diritto di sapere e il dovere di tramandare, per quanto volutamente distaccata e meramente cronistica, non riesce però a soffocare e a nascondere, completamente, l'emozione di chi ha vissuto quei tragici fatti sulla propria pelle e su quella dei suoi familiari più cari.