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Scorrendo le pagine del libro si familiarizza con fatti, personaggi, passato e presente (citate partite dal 1800 agli ultimi mondiali), gergo e regole della disciplina raccontata dalla A alla Z anche con spiegazioni a prova d'ignoranti (in senso letterale, non rugbistico: Pastonesi ricorda che quando si parla di "giocatore ignorante, fisico ignorante, partita ignorante" si fa "un complimento: significa duro, tosto, coraggioso"). Da nozioni ormai note ai più come "terzo tempo" (quello vero), apprezzato dal rugbista Che Guevara e definito dal pilone inglese Jason Léonard "una tranquilla pinta di birra seguita da altre 17 pinte piuttosto rumorose". Fino a definizioni per addetti ai lavori come cap, factotum e Old, quelli che per raggiunti limiti di età possono cimentarsi in un "rugby versione light". E infine alla voce calcio le differenze con il rugby. Sintetizza Vincenzo Cerami: "Il calcio somiglia all'Italia, il rugby allo sport". Prefazione di Fulvio Scaparro.