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Arnaldo Trombetta, impresario funebre del borgo immaginario di Santa Donata al Vento, trascorre le sue giornate ispezionando con meticolosa ossessione il suo negozio in attesa di qualche decesso, prefissandosi facili propositi per migliorare l'attività e accumulare denaro. Ogni timido tentativo di farsi domande e cambiare vita è frenato dagli insegnamenti che ha appreso da suo padre, un uomo grigio, rigido, incapace di empatia. L'esistenza di Arnaldo fila via senza sussulti, con un unico imperativo categorico: mettere da parte un proprio peculio. Finché, la sua apparente tranquillità e quella del piccolo borgo in cui vive, non vengono messi alla prova dall'arrivo inaspettato di uno sconosciuto che bussa alla sua porta. Questi sarà capace di stravolgere anche la più piccola venatura di quotidianità non solo dell'impresario ma di tutta Santa Donata al Vento. Terzo capitolo della saga ideata da Paola Musa sui vizi capitali, "Nessuno sotto il letto" è una commedia sull'avarizia non solo materiale ma anche spirituale e culturale, pervasa da un sottile humor nero.