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Ha rivoluzionato la moda, ha conquistato Hollywood, ha suscitato clamore e scandalo, eppure la prima stilista italiana a varcare i confini nazionali ha cominciato la sua straordinaria carriera per caso: di sartoria non sapeva nulla, confessa Elsa Schiaparelli in questa autobiografia, la sua «ignoranza in materia era somma», e, proprio per questo, il suo coraggio era «folle e senza limiti». Una vita come una sfida, quella di Schiap, estrosa ed eccentrica. A partire da quando, lei che proveniva da una nobile famiglia romana, sceglie di allontanarsi dall'ambiente conservatore che la circonda: eccola a Londra, a New York, e infine a Parigi, sua città d'elezione; e poi in Russia, Sud America, Africa... La libertà ha un prezzo però e le difficoltà che incontra non sono poche, finché da un'intuizione, semplice e originale allo stesso tempo, un golf nero con un grosso fiocco bianco che sembra vero e invece non lo è, Elsa capisce quale sarà la sua strada. All'inizio deve accontentarsi di una soffitta infestata dai topi, ma ben presto le sue creazioni la portano a place Vendòme, dove apre la boutique e dove sbocciano una dopo l'altra le sue invenzioni: la gonna pantalone, che osa proporre un abbigliamento maschile per la donna; il cappello scarpa, frutto della collaborazione con Salvador Dalì; il golf con il disegno delle costole, con una sorta di effetto a raggi X; il primo vestito da sera con giacca; i tessuti con le stampe dei giornali; i bottoni di tutti i materiali e le fogge (catene, lucchetti, lecca-lecca); e poi le zip, finalmente in bella vista, perfino negli abiti da sera... un'esplosione di fantasia che trova la sua espressione più formidabile in quel colore che è diventato il simbolo di una maison, di un modo di concepire la moda e non solo: il rosa shocking. «Il colore mi balenò davanti agli occhi come un lampo - racconta Schiap -. Brillante, impossibile, sfrontato, piacevole, energico, come tutta la luce, tutti gli uccelli e tutti i pesci del mondo messi insieme, un colore proveniente dalla Cina e dal Perù, non occidentale; un colore "shocking", puro e non diluito». Scioccare è l'imperativo, ma sempre con eleganza e mirando alla bellezza. Se Katharine Hepburn, Marlene Dietrich e Mae West non possono fare a meno di indossare i suoi abiti, se a lei si rivolgono le atlete del momento e perfino le prime aviatrici per il loro guardaroba da volo, Elsa è convinta che disegnare abiti non sia una professione ma un'arte.