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È il 1988, nel mondo scientifico, sulle pagine della rivista inglese Nature, esplode il caso e la "battaglia" sulla memoria dell'acqua. Da una parte il medico e immunologo francese Jacques Benveniste (1935-2004). Le sue scoperte potevano convalidare i principi su cui si fonda la medicina omeopatica di Samuel Hahnemann: sostanze somministrate in dosi infinitesime sono in grado di avere effetti terapeutici. Dall'altra il mondo scientifico ortodosso che rifiuta le sue osservazioni sperimentali. Poi, come in un film, la commissione, "molto poco scientifica", che, non ripete gli esperimenti, ma rigetta il lavoro di anni di Benveniste: ci sono errori causati da una sbagliata analisi statistica dei dati! Tutto questo dibattito è fondamentale per chi ha il desiderio di conoscere la storia del pensiero medico contemporaneo in modo indipendente. Perché solo la conoscenza dei fatti accaduti "realmente" e delle diverse ipotesi, che ci rende davvero liberi di fare le nostre scelte in modo più consapevole e più responsabile,per dare un forte segnale di cambiamento e costruire cosi un mondo migliore.