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"Lo osservavo affascinato. Stava immobile a scrutare con aria assorta il cielo, o un semplice oggetto come se potesse comunicare con le cose che gli stavano intorno e modellarsi a proprio piacimento fino a confondersi con esse. Forse perché lui stesso, nel suo apparire così scevro da ogni umana e fisica emozione, addirittura privo di una volontà propria, sembrava appartenere al mondo delle cose inanimate."