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La vita di Edith Piaf, un romanzo di eccessi, trionfi e cadute, è raccontata in queste pagine da Simone Berteaut, l'unica ad esserle rimasta accanto fino alla fine. Un'esistenza breve, esaltante e dolorosa, che comincia nella miseria delle strade di Parigi, dove le due sorelle cantavano insieme, e prosegue nell'ascesa irresistibile al successo, con il susseguirsi tumultuoso degli amori, tra gli scandali e i lutti, l'alcol e le droghe. Simone, detta Momone, ha visto e vissuto tutto e ce lo restituisce con una scrittura sincera e cruda che si apre a squarci di commozione. È la storia di una vita portata all'estremo, divisa tra l'abbandono totale ai sentimenti e il rigore devoto verso la musica. Così scopriamo come nacquero le sue grandi canzoni - "Ses mains", "La vie en rose", "Milord", "Non,je ne regrette rien" -, incontriamo personaggi straordinari come Yves Montand, Jean Cocteau, Marlene Dietrich, ci affacciamo nell'intimità della cantante attraverso dialoghi taglienti e confessioni rese con disarmante schiettezza. Simone racconta Edith come una persona reale e allo stesso tempo come se fosse la protagonista di una delle sue canzoni. Donna e mito, due attributi indissolubilmente legati per chi continua a emozionarci cantando la verità dei sentimenti.