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«Il Covid-19 ha colpito (per fortuna senza conseguenze) anche Gerardo Sacco. L'orafo calabrese più famoso nel mondo ha riflettuto lungamente sull'esperienza vissuta, e mi ha chiesto di aiutarlo a mettere ordine tra i pensieri maturati durante quel difficile momento. Ho aderito con gioia al suo invito. Ho grandissima considerazione del suo talento, ma ancor più continua ad emozionarmi il binomio semplicità-umanità, che lo caratterizza e me lo rende particolarmente caro. Per queste ragioni c'ho messo il cuore, in questo libro; tutto l'affetto che mi lega a questo calabrese doc, senza pari per intelligenza, estro, sensibilità, capacità artistiche. Mi ha colpito il "bisogno" di Gerardo di raccontarsi. Ora che è arrivato al giro di boa degli oltre "venti per quattro", come considera la sua non più giovane, benché ancora artisticamente prolifica età, in qualche modo è come se tirasse le somme della sua vita. Sfodera il solito ottimismo, il Maestro crotonese. Si conferma superbo ambasciatore della positività, ma parla con un realismo che lascia il segno; con invidiabile serenità, mentre guarda il "treno dell'esistenza" che continua la sua corsa.»