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L'agrigentina Mirella Salvaggio in questo testo fa vedere da una nuova prospettiva "l'opera" del greco Luigi Pirandello, il più grande drammaturgo di tutti i tempi. La Salvaggio dimostra che La favola di Luigi Pirandello (il figlio cambiato, il drammaturgo mascherato) è il mito della metamorfosi: il dialogo-duello (antilogia-giornata = lettera iatrosofistica) omerico empedocleo platonico, il logos intrecciato: la trilogia del Padre (morto Poeta Uno di Girgenti del mezzogiorno), del Figlio (sepolto Poema Centomila del mondo della mezzanotte) e dello Spirito (vivo Personaggio Nessuno di Girgenti dell'albaurora). È quest'anima-armonia viva aperta libera fuorilegge lontana la "leggenda" che la Poetessa legge nella Vecchia Girgenti, lo scenario del "teatro omerico-umoristico" (teatro del grottesco) del Vecchio Girgentino.